Se stai leggendo questo post o sei nella mia situazione, o lo se stata o chissà magari lo sarai single (in quest’ultimo caso mi auguro per te che sia stata una scelta).
Ultimamente mi è capitato di sentir dire da più persone, diverse frasi che più o meno fanno così: “No è che tu non vuoi, è che non è capitato”, “Ma va, è che giustamente in questo momento dici così”, “Tu poi…! Magari se ti impegnassi di più…”. Ecco tutte queste frasi, che sembrano così diverse hanno un denominatore comune: il problema sei tu! (Tu single!)
Per spiegarvi questo devo prima fare un passo indietro e raccontare qualcosa di me. Lo faccio non perché sapere questo cambi le vostre vite, no perché ho voglia di fare due chiacchiere sulla mia vita privata, ma perché questo e le frasi che precedentemente avete letto, hanno una visione chiara e ben precisa di cosa significa oggi essere una donna single. (NB: su questo, nel dettaglio, farò un post a parte).
Vi racconto: io sulla soglia dei trent’anni mi ritrovo ad aver vissuto più o meno un decennio, una relazione. Una di quelle vere, con presupposti e aspettative. Una di quelle importanti. Un vissuto e parte di me, in ogni caso.
Quando la mia storia è finita, perché ricordate “l’amore è eterno finché dura” ed è una delle cose che nessuno può mettere in dubbio, da tenere ben in mente, per te e per l’altro. Al di là delle aspettative, al di là delle migliori intenzioni, le cose possono finire così come iniziano. Ma non è della mia storia che voglio raccontarvi ma del “dopo”.
Dopo che ti lasci, nonostante io fossi (e qui tengo a precisare) una donna libera in tutto per tutto durante la mia relazione, ti ritrovi comunque sola. Sola e single. Una parte di te, che per molto tempo ha avuto un complice impara a dover “cavarsela da sola”. Non che prima non lo facessi, ma inevitabilmente la tua vita cambia e cambi anche tu.
Così la cosa più semplice del mondo, ad esempio bere un caffè sola al bar, o un pranzo, o perfino dello shopping diventa qualcosa di “strano” ad un tratto. Nonostante anche prima fossi abituata a farlo, qualcosa cambia.
Ricordo di essermi seduta al tavolo per una pausa pranzo, ed aver pensato che tutti sapessero di me e della mia storia. In quel momento pensi che perfino il cameriere (magari l’ultimo arrivato) ti porga il caffè sorridendo, non perché è il suo lavoro servire qualcosa con gentilezza, ma perché sa di te e dei retroscena della tua vita. Ti sembra che perfino la commessa del negozio di intimo ti guardi alla cassa e pensi: “Mia cara, davvero? quanto mi dispiace”. È una cosa insolita, ma se anche a voi, almeno per una volta nella vita, vi è capitato di chiudere una storia, sapete di cosa io stia parlando. È come se ad un tratto il mondo smette di discutere dei problemi del mondo e si interessa solo ai tuoi, di problemi.
E così tu impari a fare una cosa che in realtà siamo biologicamente predisposti a fare: stare soli!
Keep Calm: Sì lo so, l’uomo è un animale sociale, mah…NB: l’istinto di sopravvivenza è più forte di ogni cosa!
Sei fuori dalla Comfort zone e senti dire: “tutto ciò che chi vede da fuori qualcosa può esprimere” o “ che le strade sicure, sono strade sicure, salire sulle rocce e proseguire per strade meno asfaltate è follia”. Ma al di là di questo, che ancora oggi, che di tempo ne è passato parecchio, scaturiscono in me ancora la stessa reazione: disgusto e nausea!
Stare soli è un lavoro che richiede tanto tempo e tanto (sì posso dirlo) coraggio. Inoltre, è difficile far capire alle amiche che anche tu (soggetto dotato di diritti e doveri giuridici e non) hai bisogno dei tuoi spazi, che non sei disponibile sempre solo perché la tua vita è un X e non un XXL o rifiutare inviti da chiunque e per ogni dove, solo perché “Che problemi avrai mai? sei single?” Ecco, costa fatica tutto ciò.
Oggi, capisco che, frasi come quelle che leggete nel primo paragrafo, siano in verità frutto di una cultura maschilista che nel tempo si è radicata in fondo dentro al cuore di ogni donna: ovvero che una donna non può decidere di stare sola. O qualora lo decidesse, in realtà non è ciò che vuole. L’uomo sì, l’uomo può prendere anni sabatici, partire alla ricerca di sé, fiondarsi sul lavoro o fiondarsi su qualcosa di più comodo e diverso ogni sera.
Noi donne no. Noi siamo programmate al “principe azzurro” e al “vissero felici e contente”. Se noi per esempio diciamo “No, in questo periodo non sono in vena” o “non mi interessa”. Noi siamo strane, c’è qualcosa in noi che non va! Le sentenze sono “Non lo puoi dire”, “è perché non è capitato”, “Dici così perché in fondo…”. No, la verità è che nessuno più di noi stesse sa e conosce bene quello che questa frase in verità voglia dire, ovvero: Ho voglia di pensare a me.
Egoista? Sarà! Ma credo che sia più egoista “tappare buchi” con ciò che ci circonda, o usare chiodi dopo chiodi nella speranza che quel quadro prima o poi regga.
Il perché di questo post è perché credo che ogni donna si possa sentire in diritto e in dovere di poter dire ad alta voce, senza giudizi, concetti e preconcetti: al momento mi basto.
Questo non significa non credere più all’amore, al fato, agli incontri o alla volta celeste. Magari domani un incontro cambia ciò che OGGI, qui ed ora, penso e scrivo! Questo significa credere che la vita riservi ciò che in verità è “già scritto che sarà” e di poter dare il meglio quando sarà il tempo del dare.
Quindi mia cara, qualora te lo stessi chiedendo: fai ciò che desideri. Questo è il mio augurio nel giorno in cui alla donna è permesso di essere vista nella società come qualcosa di imperfetto e libero da ogni canone sociale. Sì te stessa.
E se magari in questo momento ti ritrovi come la me di qualche tempo fa, single a sorseggiare un caffè sola e senza una strada davanti, sappi che è questo tempo è benedetto per te: Assapora, scopri, rinnova, demolisci, arricchisci e divertiti! O se magari oggi, ti capita di comprare un completino intimo, sì fiera, di “sfoggiarlo” alla cassa come a dire “É per me. Me e nessun altro”.
Sì, non è facile. Non è sempre bello essere single. La fine di qualcosa è sempre la fine. Ma l’inizio, quello dipende da te.
Non importa avere tutte le risposte adesso, ma questo tempo è per te. Ed è importante. Prenditelo è tuo.
E se magari, per caso, un giorno incontrerai qualcosa che “valga la pena” di istaurare più di una semplice conoscenza, allora, solo allora, sarai tu a decidere.
Fino a quel giorno, non perdere di vista l’unica persona al mondo che davvero vuole la tua felicità: TE stessa!
Tanti Auguri Befane