Non so voi ma io da bambina avevo molti amici maschi, ed amavo giocare a pallone con loro.
Pretendevo (sì credo sia questo il termine esatto) di giocare anch’io perché ero come loro (eh sì già all’epoca ero a favore delle pari opportunità). In ogni caso alla fine riuscivo nel mio intendo.
Capitava che durante la “partita” qualcuno tirava troppo in alto e la palla finiva dall’altro lato della recinzione. Io odiavo questa cosa, perché il gioco si fermava e bisognava attendere. Ed io odio l’attesa. Da sempre! Così finiva che qualcuno andava a recuperare la palla, qualcuno molto “bolde”.
Ecco, solo chi ha scavalcato, almeno una volta nella vita, una recinzione conosce la sensazione che si prova nel farlo e nell’ottenere poi qualcosa.
Vi racconto questo perché è capitato l’atro giorno di trovarmi sul lungomare della mia città, esattamente qui:
Ed aver pensato “Ho voglia di scavalcare”. Questa cosa mi ha fatto davvero ridere perché quello che c’ è al di là della recinzione è accessibile più o meno in tutto il litorale, tranne dov’ero io, l’interno di un locale. Allora perché io volevo farlo lì? Semplice, perché lì c’era una recinzione. Un ostacolo, fra quello che volevo e me. Così ho pensato agli ostacoli.
Tutti noi ne abbiamo avuti almeno uno nella vita, qualcosa davanti a noi e al nostro desiderio. E a tutti noi è capitato di “maledirlo”. Ma sapete una cosa? Gli ostacoli aiutano a capire cosa sei disposto a fare per ottenere qualcosa. Se sei uno che aspetta che qualcun’atro tiri la palla indietro oppure uno che quella palla se la va a prendere. Gli ostacoli sono utili, a volte. Pongono limiti, ma esistono affinché quei limiti vengano superati.
Quello che vorrei dirvi, quando a volte qualcuno mi scrive, è che non c’è una soluzione per ogni problema, ma esistono tante soluzioni. La soluzione peggiore che puoi scegliere è quella di non osare.
Osa. Fallo perché alla fine, è meglio mille volte scavalcare quella recinzione, che vivere immaginando cosa ci sia al di là di essa. Con questo non voglio dire di “infrangere” le regole, o crearsi dei problemi, voglio dire … provoca l’universo. Non aver paura di andare a prender e quello che vuoi. Adesso.
Non aver paura di superare i tuoi limiti. Esistono per un motivo.
Se ci pensate è così per ogni cosa. Costruiamo “recinzioni” anche nei rapporti. Io sono molto brava in questo. Alzo muri, fabbrico inferriate, costruisco pareti e staccionate perché così come gli ostacoli, non sono per tutti. Scavalcare una recinzione non è per tutti. Ed io non lo sono.
Anche questo progetto, il mio blog ha avuto un grande ostacolo. Uno di quelli difficili da scavalcare, a volte credo di esserci rimasta perfino “appesa”. Ma l’ho fatto, perché quello che c’è al di là di quella recinzione è quello in cui credo.
Quindi la risposta è Osa. Sì “Bolde”, sì audace. Qualunque sia il tuo dubbio… le risposte le troverai strada facendo… Non serve saperle adesso!! E qualora per qualche motivo non le trovassi… hai vissuto in ogni caso il viaggio!!