Appuntamento con l’Amore
È successo così, ero all’inizio della mia carriera amorosa e dopo una breve preselezione conoscitiva ho ottenuto quello a cui la maggior parte delle donne aspirano: il posto fisso. Ho ricoperto per anni il “ruolo” di fidanzata. Ogni giorno, con tanto impegno. Poi succede qualcosa e capisci che non vuoi più quel posto, che quel posto che avevi desiderato non fa più per te. Così parli con tuo capo (in genere te riflessa allo specchio) e decidi: abbandoni il posto. Ti licenzi.
Inizia il tuo periodo da “freelance”. Niente piani, niente staffette da portare a termine. Il tuo lavoro ti entusiasma da una parte e dall’altra (ammetto) un po’ ti “spaventa”. Come tutti i lavori, il tempo che prendi il ritmo.
Avevo risposto a questo annuncio perché la vita da freelance è bella, ma a volte la “nostalgia” da posto fisso capita. Soprattutto quanto le amiche non fanno che ricordati che arrivata ad una certa età forse dovresti trovare un lavoro più consono alle tue esigenze. Devi guardare con entusiasmo alle opportunità che la vita ti pone, così mi sono detta: Che sarai mai! Invio la mia candidatura.
COLLOQUIO CON CUPIDO
Ed eccoci qui, con il mio tailleur nero e le mie décolleté che mi ricordano quanto è difficile essere donna. Sono nervosa ed entusiasta, ma mi sembra il minino dato che sto per avere un colloquio con lui: Cupido.
Entra Cupido, alto biondo e con gli occhi azzurri (zitte, il mio cupido è così 🙄 la foto sopra è per fare scena) ed inizio a capire perché la sua azienda piace tanto a nonna. Cupido è gentile, perbene e l’amore è nell’aria, ma cavolo non ne azzecca una. Comunque, ormai sono qui e si sa, una volta presentata al colloquio non puoi andartene, sarebbe da maleducati.
Una voce soave (e si sexy 😏) ripete il mio nome: “Vanessa, giusto?”. Io rispondo un timido sì, sperando che non faccia la domanda. Ecco l’ha fatta: Mi parli di Lei.
Sono Vanessa, ho 31 anni e nella vita faccio la blogger. Ho un blog. Rimango generica, senza dire il nome del blog (non vogliamo mica infastidire subito Cupido). Amo scrivere, il caffè e il giallo e odio la cannella. Non so perché l’ho detto, magari sì, effettivamente spero che elimini dal reparto tutti i musi lunghi, problematici e con problemi con le ex alle spalle.
Conosce l’azienda e il ruolo che dovrà ricoprire?
Questa la so. Missione aziendale: matrimonio con pargoli a carico (suocera inclusa) e cene di famiglia. Condivisione degli spazi comuni, “benefit mensa” per le ricorrenze più ordinarie e fedeltà assoluta. Ruolo da ricoprire: spalla di vita, “Spongebob” per le giornate no e cuoca. Ah, sì: dottoressa, psicologa e massaggiatrice. Immagino che ci siano degli extra: lavanderia, cleaning service e team di maschi e birra in casa, in linea al calendario sportivo. Benefit: Coccole e sesso 7 giorni su 7, su reciproca richiesta.
Qual è il tuo principale punto di forza? E il punto debole?
Punto di forza: venero l’azienda come unica sul mercato, in linea con i principi aziendali. Sono resiliente, creativa e pragmatica. Punto debole: Ho ideali troppo poco stile geisha. La mia geisha indossa le ciabatte, pronte ad essere lanciate qualora non ci sia serenità, fiducia e rispetto dalle controparti. Ma questo non lo diciamo a Cupido.
Perché vuoi lavorare per noi?
E mentre nella mia testa inizia una lista di nomi es. Nonna, amiche, zia alla cena di Natale, compagne di università e amica dell’amica che in realtà sostengono che io sia adatta a questa posizione, e che siete l’azienda migliore sul mercato. Non dico niente e rispondo un semplice “Perché credo nelle intenzioni e mission aziendali”. Cupido mi guarda con l’aria di chi non se la beve. Mi osserva e rimane in silenzio. Poi aggiunge:
Dove si vede fra 5 anni?
E mentre l’immagine di me col pancione intenta a scegliere fra comprare l’Omino bianco o il Dash si focalizza nella mia mente, assieme a quella di chi ha 2 telefoni, un’agenda piena e una casa con fiori gialli sul balcone. L’idea di una me mamma pseudo moglie non mi dispiace. Colpa di nonna che da piccola mentre io giocavo a fare la giornalista lei mi ricordava che dovevo cambiare pannolino alle mie bambole.
Quali difficoltà ha incontrato nella vita?
Credo che si riferisca a problemi pseudo sentimentali. Vorrei dire di aver sofferto batosta dopo batosta per uomini mori e sexy. Ma no, non è stato così. Sarà per la mia dolcezza che si intravede (mi piace pensare questo), sarà perché blocco le porte prima del “danno”, ma di drammi non ne ho. Non ho nessun motivo per avercela con gli uomini, solo qualche storiella qua e là, di poco conto.
Pensa di essere pronta a ricoprire questa posizione?
Oddio, pronta non so. Potremmo fare un tirocinio?? Capire se c’è sinergia. Non so se mi ricordo i vecchi trucchi del mestiere: Come si fa stare bene un uomo? Devo essere sempre reperibile? Sarà un indeterminato??
Cupido mi scruta. Mi osserva. A dire la verità lo immaginavo con le ali e un arco. Non vedo nulla di tutto questo ma mi guardo attorno e vedo solo un orologio con scritto “Ti penso a tutte le ore” e penso simpatico e sì immagino come mi hai pensato, mandandomi solo gente priva di senso logico, nella mia vita.
Comunque tornando a noi Cupido mi guarda e mi dice: Ha qualche domanda?
Dire ad una gemelli, single e appena passata la soglia dei trent’anni se ha qualche domanda è un suicidio ma apprezzo il coraggio e quindi rispondo: Sì, c’è possibilità di crescita in questa azienda? Sa non mi vorrei trovare nella situazione in cui sto quasi per ricoprire il ruolo per la quale mi sono candidata e mi ritrovo in un altro reparto sistemando cose tra “Ti va di essere la mia tr…amica e Vuoi sposarmi? A giorni alterni”. Oppure sostituita da una collega alta, bionda e che somiglia a Pamela Anderson. Magari stabiliamo un progetto di crescita insieme??
Cupido risponde: Certamente. Sembra sincero, un po’ come quel tizio che mi invitava al mare solo per vedere la mia quinta in costume. Il colloquio conoscitivo sembra finito ed io penso “Ecco non è andata” un po’ sollevata, ma anche un po’ dispiaciuta, sto quasi per mettermi l’anima in pace. Quando Cupido se ne esce con una frase semplice ma di effetto: LE FAREMO SAPERE.
Vedete mie care amiche l’appuntamento con l’amore è qualcosa che non puoi stabilire a tavolino, al di là delle nostre migliori intenzioni. Ed io ve lo voglio ricordare oggi, nel giorno dell’Amore. Quello da baci Perugina, peluche e rose rosse. Solo per dirvi che essere single è qualcosa su cui si lavora ogni giorno e bisogna farlo con la stessa dedizione che mettereste in una storia d’amore. Perché al dispetto di quest’ultima quella con voi è l’unica con quale non potete scendere a compromessi e che sarà eterna.
Ora stacco il pc, bevo il mio caffè e mangio la mia crostatina, perché Cupido non lo sa che l’amore a volte è semplice. Tutto il resto è Marketing.
XOXO Vanessa