Cara Single, esci con i “Belli e dannati”

L’altro giorno mi è capitato di fare un gioco con una mia amica, sarà l’estate, saranno i tardi pomeriggi tra spritz e tramonti, fatto sta che ad un tratto abbiamo pensato di far questo:

“Trovare una cosa comune fra tutti i tizi con cui siamo uscite”, perché voi non lo sapete (o forse sì) ma io ho un prototipo di uomo e per questa cosa vengo presa in giro abbastanza!

Comunque, tornando a noi, la domanda non era tanto la caratteristica fisica, quella sarebbe stata semplice, alti e mori. Ma la particolarità caratteriale. Quindi cos’è che hanno in comune i tizi con cui sono uscita?? La risposta ha fatto ridere entrambe, dato che è stato in realtà abbastanza semplice trovare la peculiarità: I tizi con cui sono uscita sono tutti “Belli e dannati” (a parte qualche eccezione). “Vane ma perché?” seguito da risata. Sì, lo scrivo perché rende l’idea. Qui Freud avrebbe già preso carta e penna per delineare il profilo di una single ai 30 passati, che invece di trovare un bravo ragazzo e mettere su famiglia va a cena con i “meno raccomandati”. Dato che Freud ha già dato il suo e qui l’unica single a poter prendere parola sono io, vi dico la mia.

Secondo me tutte dovrebbero uscire con i classici “Belli e dannati”, almeno una volta nella vita.

Prima però devo fare una premessa: esistono i belli e dannati e i belli, dannati e bannati. A distinguerli non è la famosa tartaruga, ma quei due neuroni che cambiano tutto il resto. Sì, perché può essere carino quanto te pare ma bisogna pur avere un po’ di sfumatura di grigio (e non nel senso che intendono loro).

Comunque, tornando al nostro perché: ora vi dico

L’aspettativa. Se entri al bar e prendi un dolcino ti aspetti che il dolcino sia dolce. Non puoi aspettarti che il dolcino sappia salato, giusto? Più o meno il ragionamento è questo.  Uscire con i belli e dannati è come prendere un dolce. Quindi quando le amiche mi dicono perché? O Non è raccomandabile, le ricordo che a fregar cappuccetto non è stato il lupo, ma il lupo travestivo da nonna. Che non puoi rimanere “fregata” nel senso che intendono loro… ovvero (lo scrivo va, non lasciamo nulla al caso) sedotta e abbandonata. Perché in questo caso almeno che tu non abbia dentro di te un senso masochistico, significherebbe che i neuroni non funzionanti non siano i suoi!

Ora non voglio dire che voi (o me medesima) non possiate infatuarvi o innamorarvi dei belli e dannati (siamo umani) e sì e siamo donne (Non so se rendo l’idea). Il discorso è, non puoi avere delle aspettative. È affascinante, è single, è bello… figlia mia un motivo ci sarà no?! Per carità magari poi si innamora, capisce che vuole 5 figli (guarda caso da te) e che esistono altre donne oltre sua madre. Ma questa è un’altra storia che potete trovare benissimo in libreria al corridoio fiabe e racconti per giovane donzelle, accanto ad animali fantastici e dove trovarli. Per carità non voglio dire che tutti siano così o che vada sempre così perché la vita ha le sue inspiegabili leggi, tutte noi conosciamo un tizio del genere che poi abbiamo incontrato con la ragazza incinta o abbiamo visto sui social le foto del suo matrimonio. Perché semplicemente hanno trovato quella giusta. Quella giusta per loro e secondo loro. Ed è giusto così.

Quello che voglio dire è che siamo state cresciute con l’idea del trovare il “bravo ragazzo” che a volte non ci rendiamo conto di quanto questo non significhi nulla in realtà. Un esempio? “Sì, è carino. Nel senso non mi fa impazzire, ma è un bravo ragazzo.” Sapete a quante ho sentito dire così? A volte seguito da “Non lo amo ma non lo lascio, perché comunque è un bravo ragazzo”. Ora io questa cosa non me la spiego. Non posso farci nulla. Dato che non mi considero l’arcangelo davanti le porte del paradiso, non vedo perché dovrei stare con uno che non mi piace del tutto. L’idea di stare con il bravo ragazzo di fondo non è poi così male se si intende uno che ti rispetta, che ti include nella sua vita e che non ti ferirebbe volutamente. Ma le due cose non sono scontate e unite, e qui non siamo in libreria. Penso che ognuno di voi conosca un principe azzurro che poi proprio principe non era e nemmeno tanto azzurro. Quindi la critica è a quell’immunità che si dà al bravo ragazzo a priori.

Il motivo per cui ogni donna dovrebbe uscire almeno una volta con un “bello e dannato” è semplice. Uscire con i bad boy ti porta a conoscere e a giocare con te stessa, a imparare che no, l’altro non viene prima di noi, neppure se ha la tartaruga. Che farsi rispettare non è una cosa che dipende dall’altro e che, lo dico così, chiaro e schietto: se passate una notte di passione e poi non ti richiama, non è che non ha rispetto, ma non ha semplicemente interesse. Il rispetto sta dall’inizio alla fine, con o senza sesso. Sfatiamo questa cosa assurda di “Gliel’ho data” come se avessimo una cosa non nostra da dare in prestito. Sfatiamo quest’idea di sedotte e abbandonate che rende l’idea di donne incapaci di intendere e volere, che questo serve per altre storie (purtroppo). Uscire con un uomo del genere ti fa rendere conto di tante cose sulle donne, sulle altre e su te. Pure di quelle che trovano l’amore una settimana sì e l’altra pure, perché è quello giusto e c’è l’amore.

Un altro motivo è l’indipendenza. Che a volte bastano 3 sms di fila da parte di lui per farti fare il corredo da nonna non è cosa inusuale, quello inusuale a volte è avere i propri spazi e rispettare quelli altrui. Il “bello e dannato” questo lo sa bene e bastano 3 msg di fila da parte tua per prendere le distanze. Impara a dare e avere i tuoi spazi. In altre parole, il bello e dannato ti fa capire come funziona il mondo, oggi. Non è qualcosa da evitare, è qualcosa da conoscere per evitare tante cose.

Sarà che io amo il marketing, e la conoscenza “dell’altro” è qualcosa da cui non puoi prescindere se vuoi vendere, ma io con i belli e dannati mi trovo bene, anzi vi dirò con alcuni ci sono diventata amica. I belli e dannati sono quelli che si mostrano per come sono, che non fingono di essere speciali. Non ne hanno bisogno. Puoi stare serenamente seduta ad un tavolo e sapere chi hai di fronte. Non può deluderti al massimo e in rare eccezioni può stupirti. Forse come dice la mia amica è che perché per certi versi sono molto simile a loro, per altri no, ma se devo credere alle fiabe allora voglio che sia io a decidere da chi “farmi mangiare”.

Molti di loro mi hanno dato punti di vista, riscontri che hanno contribuito ad essere quella che sono oggi o almeno a farmi scoprire cose di me che non pensavo. Non parlo di sesso, parlo di idee, atteggiamento. So cosa state pensando “E se ti innamori?” dubito che possa succedere, per i motivi che ho spiegato in precedenza, ma è la vita per cui lo tengo in considerazione e se succederà si affronterà come tutte le altre cose della vita.

E infine non vi ho detto il vero motivo per cui bisogna uscire con i “belli dannati” è capire cosa vuoi. Che tipo di uomo vuoi accanto e cosa meriti.

Così da apprezzare ancora di più il famoso “quello giusto” 😉

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